Ormai sappiamo che l’80% delle donne presenta la cellulite. Dobbiamo però distinguere l’adiposità localizzata intesa come semplice aumento delle cellule adipose, dalla panniculopatia edemato-fibro-sclerotica considerata una vera e propria patologia legata all’alterazione del microcircolo. I tessuti soffrono per la scarsa ossigenazione a cui segue una stasi circolatoria che porta ad un accumulo di liquidi.
E’ ormai da tutti accettata la classificazione in 4 tipi di cellulite, in base alle differenti caratteristiche e alle zone del corpo che vengono interessate:

1-> cellulite compatta o dura, colpisce donne giovani fisicamente dotate e con muscolatura tonica. E’ una massa dura aderente ai tessuti sottostanti, non è dolente, presenta cute elastica e idratata. E’ conosciuta anche come cellulite calda. La ritroviamo in corrispondenza di cosce, glutei e ginocchio, si accompagna spesso con le smagliature.

2-> cellulite flaccida o molle, colpisce le persone di mezza età. Risulta flaccida e priva di tonicità, la pelle accompagna i movimenti del corpo. E’ sede di dolore spontaneo e provocato con edemi malleolari e generale stanchezza . E’ detta anche cellulite fredda.

3-> cellulite edematosa, è quella che colpisce tutto arto inferiore con edema che inizia dal piede e sale verso i glutei. E’ presente eccessivo accumulo di liquidi e linfa per insufficienza veno-linfatica associato ad alterazioni al tessuto fibroso. Può essere anche dolente.

4-> E’ la falsa cellulite. E’ caratterizzata da uno stato generale di ipotrofia e ipotonia che la rede diversa da II tipo di cellulite.

Secondo alcuni autori le cause principale per questa patologia sono, lo zucchero che determina la glicazione proteica aumentando così la lipogenesi e la quantità liquidi che formano un lipoedema capace di evolvere in linfoedema e quindi lipodistrofia. Successivamente di radicali liberi aumentano, associandosi ad una alterazione del connettivo (lipoedema). L’accumulo di sostanze tossiche linfatiche provocano spasmo microarteriolare che riduce ossigenazione aumentando acidità nei tessuti. La trasformazione fibrosclerotica successiva e dovuta ad una riduzione della microarticolazione e all’accumulo di sostanza tossiche.

La cute a materasso è la conseguenza di una cellulite fibrosa caratterizzata da setti fibrosi sotto la cute che tendono a tirare verso il basso la pelle, formando così quegli orrendi “buchi” visibili soprattutto sui glutei e sul lato cosce. Per correggere questo brutto inestetismo usiamo gli aghi NOKOR o aghi brasiliani. Le retrazioni fibrose responsabili della formazione dei “buchi” vengono sezionate facendo ridistendere la cute e formando nuovo tessuto connettivo. La procedura viene praticata in ambulatorio in lieve anestesia locale ed è di breve durata. L’ago di “nokor” viene inserito nel sottocute in corrispondenza della depressione determinando così una rottura dei setti fibrosi sottocutanei; spesso per ottenere un buon risultato sono necessari più trattamenti.

Si produrranno sempre lividi nelle zone trattate che scompariranno nel giro di 30/40 giorni. Dopo il trattamento è bene non esporsi al sole o ai raggi UV per almeno un mese.
Il trattamento è permanente.

cute a materasso